Ascoltare o leggere delle storie, leggende o poesie mi piace in modo viscerale e mi ispira a creare i gioielli di Leggende di Vetro come questa collana Shéhérazade. 
Anche le perle di vetro raccontano  una storia antica di cui sono intrise  e mi hanno ispirata a  rileggere le storie di Le Mille e una Notte.

La fantasia mi ha riportata, come quando ero molto giovane, tra principi e principesse, tormenti d’amore e lampade magiche.

Semplice immaginare che il gioiello che ha visto la luce si chiama Shéhérazade.
Fantasie romantiche a parte, il valore e la storia delle perle che vedete nella foto, è davvero reale e importante.

Mercanti europei  già nel Medioevo si recavano in Africa portando con sé una preziosa merce di scambio: perle di vetro e murrine veneziane, che venivano utilizzate come monete di grande valore.

Venezia diventa la capitale assoluta nella produzione e nella diffusione di perle di vetro, monopolio che conserverà per oltre tre secoli in Africa.

Molte di queste preziosità riportano anche i motivi taumaturgici e scaramantici contenuti nelle perle di vetro mediorientali che da secoli venivano trasportate e commercializzate dalle carovane sahariane provenienti dall’Egitto, dalla Siria, dalla Persia ed attraverso la Via della Seta.

Le murrine sono sparse in tutta l’Africa.

I clan del popolo Krobo del Ghana conservano le perle più antiche come tesori da indossare durante importanti feste rituali.

Le perle veneziane facevano parte della dote nuziale, erano molto apprezzate per i loro colori e modelli.

Come per qualsiasi accessorio da indossare, a prescindere dalla bellezza, dal valore intrinseco dell’oggetto e dall’età della persona è un istinto soggettivo la scelta di un pezzo antico o contemporaneo.
Queste perle per me vivono di luce eterna.

 

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